Le donne rappresentano il 50% della popolazione mondiale, eppure più dell’80% delle sperimentazioni di farmaci e terapie è effettuato sugli uomini.
Uno squilibrio divenuto ormai insostenibile, al quale mira a porre rimedio il settore del FemTech (Female Technologies), un mercato con un valore stimato di 100 miliardi di dollari nel 2030 (Dealroom).
Il termine FemTech è stato coniato nel 2016 da Ida Tin, fondatrice di Clue, app per il monitoraggio del ciclo mestruale che conta 10 milioni di utenti attivi mensili.
Il FemTech racchiude un’ampia varietà di aziende e startup che si occupano di salute e benessere, dedicate a condizioni e patologie che:
- sono specifiche delle donne
- colpiscono le donne in modo diverso dagli uomini
- colpiscono le donne in modo sproporzionato rispetto agli uomini
Un mercato dalle prospettive di crescita a due cifre che in Italia rappresenta ancora una fase acerba ma estremamente attiva e promettente.
Come si uniscono scienza, medicina, tecnologie, innovazione, artigianalità, sostenibilità e pratica della cura per supportare le donne in tutti gli aspetti della loro vita?
E quale ruolo può avere il FemTech nell’essere promotore di nuove forme di Welfare aziendale?
Ne parliamo all’evento Tech4Fem: Improving Women’s Health.
Alcune delle Tematiche che affronteremo
- Cos’è il FemTech: caratteristiche, previsioni, opportunità e criticità
- L’importanza dei dati per la salute della donna
- FemTech e industria farmaceutica
- Innovazione e medicina a confronto: come cambia la relazione medico-paziente
- Gli investimenti nel settore e le prospettive di crescita
- Gender Equality: a che punto siamo e quanto può aiutare il FemTech?
- FemTech e Welfare aziendale: un connubio all’insegna di equità e inclusione
- Conosciamo il FemTech in Italia: incontro con le startup
- L’importanza della personalizzazione e dell’approccio olistico alla cura delle donne
- Medicina di genere, intersezionalità e sostenibilità
- Le fasi della vita di una donna spesso trascurate: dalla fertilità alla menopausa
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